CARTELLATE AL VINCOTTO
Finalmente,
dopo tanto tempo riesco a scrivere questo post dedicato alle cartellate, un
pezzo della mia infanzia; si può dire che a casa mia io sia cresciuta tra
cartellate e punti lenti, quelli che, in sartoria, si usano per marcare i
modelli degli abiti da cucire.
Mia mamma non
ce li ha fatti mancare mai….
E ora, come
ogni Natale che si rispetti, io e mia sorella ci ritroviamo puntuali a fare le
cartellate, lavorone lungo e di pazienza, un po’ fuori moda se vogliamo, visto
che oggi il tempo per dedicarsi a preparazioni così lunghe non ce l’ha più
nessuno: la corsa ai piatti facili e veloci è lo sport più comune e quindi, per
ritrovare un po’ le tradizioni e l’atmosfera di quei tempi, bisogna spostarsi
nelle zone originarie laddove questi piatti sono nati e dove ancora oggi
continuano ad essere preparati in tempo e con grande devozione per le feste natalizie.
Le cartellate,
in particolare, nascono in Puglia, anche se sono presenti in Basilicata e in
Calabria: mia mamma era pugliese e quindi la mia testimonianza riporta usanze e
significati della provincia di Bari, che quasi sicuramente non troveranno
riscontro con quelle delle altre regioni o delle altre provincie, ma questo è...
Ricordo che la
forma delle cartellate, una girella fatta di tante piccole cavità, doveva
rappresentare l’aureola di Gesù Bambino e che il significato della parola “cartellata”
era molto vicino a “incartocciato”, che in effetti potrebbe avere un suo perché,
vista la forma.
Per il resto, gli ingredienti della ricetta sono sempre stati l’unico caposaldo: solo farina, olio di oliva e vino
bianco secco!
Nessun lievito
per dolci o uova come spesso mi capita di sentire: la ricetta ha gli
ingredienti tipici del territorio, olio e vino bianco che da' origine ad un impasto liscio e
sottile, molto profumato, addolcito solamente dal vino cotto.
La tecnica
richiede un po’ di manualità e pazienza: si fanno delle strisce di pasta sottile
e poi si pizzicano a distanza di 2 cm circa l’uno dall'altro, formando delle
fossette che raccoglieranno il vino cotto e la granella di mandorle.
Un dolce d’altri
tempi, dove la dolcezza era data dagli zuccheri naturali, talvolta impiegati
anche come rimedi curativi, quali il mosto d’uva cotto, il miele o i fichi
secchi diversamente dai dolci di oggi, ma così buoni da tramandarsi di
generazione in generazione forse proprio per non perdere la consapevolezza che
ci sono dolci che non solo non fanno male ma addirittura fanno bene alla salute.
CARTELLATE AL VINCOTTO
500 g Farina 00
100 ml olio extravergine
d'oliva
160 ml vino bianco secco di
qualità e poco aromatico
la buccia di un mandarino
1 cucchiaino sale
1 cucchiaino zucchero
1 litro di vincotto
granella di mandorle e nocciole
Olio per friggere
Scalda l’olio in un pentolino con la buccia del mandarino fino a quando
inizia a soffriggere: a quel punto togli le bucce e allontana dal fuoco
Fai intiepidire su fuoco basso il vino bianco
Disponi la farina sulla spianatoia insieme allo zucchero e al sale e
comincia a impastare versando l’olio aromatizzato poco alla volta
Continua a impastare energicamente versando il vino tiepido sino a quando
il panetto risulterà liscio e omogeneo: se necessario puoi aggiungere un
pochino di vino in più
Lascia riposare l’impasto coperto per circa 30 minuti
Trascorso il tempo, dividi l’impasto in pezzetti e lavora ogni pezzetto
nella macchina per pasta per renderlo ancora più liscio posizionando il rullo
sulla tacca numero 1 e poi tacca numero 2: la sfoglia finale la ottieni con la
tacca numero 5
Con una rondella dentata, taglia delle striscioline di 2.5 cm circa di larghezza
e 25/30 cm di lunghezza e comincia a creare le cartellate pizzicando i due
lembi della pasta creando degli incavi
Attacca i vari
incavi l’uno all'altro ruotando fino a creare una piccola girandola
Disponi le cartellate man mano su un canovaccio di lino e lascia asciugare
tutta una notte anche più, finché saranno ben asciutte e secche
Friggi in abbondante olio caldo le cartellate e lasciale asciugare bene
sulla carta assorbente
Scalda il vino cotto in una pentola e immergi le cartellate per bagnarle
bene
Disponi sul piatto da portata e copri con altro vino cotto e completa con
granella di nocciole e mandorle
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