French toast e le identità rubate




E incredibile come sia facile attribuire, bonariamente s’intende,  ad animali, cose e persone, identità o meriti alquanto equivoci .

Nella cucina italiana, per esempio, se ne trovano un sacco: mi viene in mente la ricetta delle fettuccine all’Alfredo, un piatto storico dei primi del novecento, inventato da un cuoco italiano e conosciutissimo in tutti ristoranti del mondo tranne che in Italia; così come pure la chicchissima Cesar’s salad, inventata da un italiano ma poco diffusa qui da noi, o i famosi spaghetti alla bolognese che mi è capitato spesso di trovare nei miei viaggi all’estero: ma quando mai in Emilia Romagna si sono sognati una ricetta del genere? Trattasi invece di tagliatelle, solo ed esclusivamente tagliatelle all’uovo!

Ebbene, tra questi ci aggiungerei anche il conosciutissimo o quasi, French toast, quello che tutti chiamano il toast alla francese ma che con la Francia ha poco a che vedere: sì,  perché questo delizioso piatto dalla doppia personalità, dolce o salato, non è nato in Francia e nemmeno lo ha inventato un famoso chef francese, ma deve i suoi natali addirittura all’America, nei primi del ‘700, quando un certo Joseph French, titolare di una taverna nei pressi di New York, inventò questa ricetta battezzandola con il suo nome, French Toast.

Bhe, l’equivoco per gli anglofili è chiaro, no?

Il nostro Joseph si è scordato il genitivo sassone e quindi ecco svelata l’errata identità; vabbè, poco male, perché questa ricetta è piaciuta talmente tanto che ha fatto il giro del mondo ed è diventata la base delle colazioni internazionali.

Dunque, alla luce di tutto ciò, questa ricetta merita un posticino nel mio blog anche perché rappresenta un valido modo per riciclare il pane raffermo: certo, perché l’ingrediente principe è il pane, che spesso e volentieri è quello utilizzato per i toast ma che inizialmente, e parlo del IV secolo a.c., secondo quanto racconta Apicius, era pane comune, di buona fattura, avanzato e ammorbidito nel latte, che poi veniva fritto nell'olio e servito caldo cosparso di miele.
Una sana abitudine alimentare, ritrovata un po’ in tutto il mondo, anche in Francia, dove veniva chiamato “pan perdu”: pane raffermo trasformato in un semplice dolce delizioso, una merenda perfetta per tutti!

E infatti, sono qui a proporre una mia rivisitazione provata e sperimentata con i piccoli di casa mia, nipoti compresi, ben 3 diavoletti dai gusti diversi che impazziscono di gioia quando propongo loro questo dolce come merenda, al ritorno da scuola. La mia versione prevede anche un terzo ingrediente, la crema di cioccolata alle nocciole, meglio conosciuta come Nutella che funge da ripieno tra ben due fette di pane carré bagnate in una pastella di latte e uova.
Non dico altro!

Dico solo che anche io in famiglia ho chi puntualmente dimentica doppie e accenti quando scrive: quasi quasi chiedo a lei di scrivere i miei post…chissà che non mi porti fortuna! 






FRENCH TOAST ALLA CREMA DI CIOCCOLATA
dosi per 4 persone

6 fette di pancarre’ o pane raffermo
2 uova
1 bicchiere di latte
100 g burro

crema di cioccolato alle nocciole o Nutella
zucchero a velo

in alternativa
frutta fresca

In una padella fai sciogliere abbondante burro, mi raccomando sii generosa!!
Sbatti le uova in una ciotola insieme al latte
Quando il burro è ben sciolto e leggermente schiumoso, bagna le fette di pane "perso" nella pastella e immergile nel lago di burro caldo
Lascia dorare bene entrambi i lati e poi adagia su un piatto da colazione
Stendi uno strato consistente di crema di nocciole sulle fette di pane, a due a due
Chiudi le fette tra loro componendo 3 panini e taglia ciascuno in due
Servi caldi e spolverizza con abbondante zucchero a velo


















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