CONFETTURA DI ALBICOCCHE ALLA VANIGLIA ricetta di CHRISTINE FERBER







Sembrerà un paradosso, ma siamo nel periodo più impegnativo dell’anno....

E sono sicura che tante di voi mi avranno già capita!

L’estate, così come la primavera, pur rappresentando una fase dedicata al riposo e al relax dopo le fatiche incontrate durante l’anno trascorso, tra scuola, lavoro ed impegni vari, rappresenta anche il momento di massima produzione in agricoltura di frutta e verdura, indispensabili a preparare innumerevoli varietà di conserve per le nostre scorte invernali.
Quindi, non perdiamo questa occasione facendoci magari prendere dalla pigrizia o dallo sconforto per la calura, perché poi, quando farà freddo, saremo grate di aver patito un po’ ma di avere una bella dispensa piena di conserve di ogni genere e tipo da provare.

Qualche suggerimento che posso darvi, soprattutto alla luce delle notizie e dei tanti studi che mi capita di leggere un po’ ovunque, tra riviste e social, è quello di non affannarsi necessariamente a preparare enormi quantitativi di questo o quella conserva, ma di cogliere le occasioni che vi si presentano, anche giornalmente, sempre nell'ottica del rispetto e del recupero del cibo: pensate che, mediamente, ognuno di noi, butta nell'immondizia circa 36 kg di cibo all'anno, soltanto perché magari si è esagerato con le dosi o perché quella determinata ricetta non ha incontrato il gusto di tutti o perché le mele acquistate sono troppo macchiate e poco presentabili o perché sul parmigiano si è creata una patina di muffetta e quindi sicuramente sarà marcito e così via….

Un vero segno di grande inciviltà che sicuramente contrasta con i tanti progetti di crescita studiati per i paesi sottosviluppati, quelli dove il cibo e l’acqua sono ancora il primo problema per poter sopravvivere, ma che può essere giustificato, come ogni cosa, dal fatto che siamo stati avvolti lentamente, nel tempo,  da un progresso non soltanto tecnologico e scientifico ma anche economico che ci ha portati a preferire le comodità alla fatica di dover preparare tutto, il piatto pronto, gustoso e stragoloso, l’insalata già lavata e pronta all'uso, la merenda confezionata e porzionata rispetto al sugo di pomodoro fresco dell’estate, alla torta di mele a colazione e alla marmellata con le susine di stagione.
Quindi, così facendo, tante capacità e conoscenze, sono andate perse o semplicemente accantonate lasciando il posto alla cucina veloce e senza tante pretese priva di qualità e valori nutrizionali essenziali.

Ma a tutto c’è rimedio e i food blogger a questo servono, a sottolineare questi aspetti e a cercare di diffondere modi e maniere in cucina che ci aiutino a riprendere in mano la situazione e a correggere il tiro: impariamo o re-impariamo a non sprecare niente, soprattutto in questa stagione, dove il caldo fa deperire facilmente il cibo: la frutta nel portafrutta guardiamola spesso e se diventa poco bella usiamola per le torte o per le marmellate senza buttarla via, la carne se avanza dopo la grigliata con gli amici usiamola per fare delle ottime polpette o un sugo di carne, i biscotti nella dispensa se diventano molli per il caldo usiamoli per la cheese-cake o per un buon salame al cioccolato e via così…

Oggi per esempio, avendo a disposizione delle albicocche di troppo, mi ritrovo a fare un po' di confettura di albicocche profumata alla vaniglia come insegna la mitica Christine Ferber: un metodo fantastico che valorizza al massimo profumo e gusto della frutta e non solo.

Facciamo qindi di queste poche regole il nostro stile di vita e diciamolo agli amici: secondo me qualcosa cambierà…sicuramente in meglio!












CONFETTURA DI ALBICOCCHE ALLA VANIGLIA

1100 kg di albicocche (per ottenerne circa 1 kg senza il nocciolo)
800 g zucchero
200 g acqua
Il succo di mezzo limone
2 bacche di vaniglia

Vasetti di vetro
Carta forno

Lava le albicocche, asciugale con un panno e poi tagliale a metà e privale del nocciolo

Versa in una larga ciotola e aggiungi lo zucchero, l’acqua, il succo di limone e le bacche di vaniglia incise per la lunghezza: lascia macerare per 1 ora coperte con un foglio di carta da forno

Travasa le albicocche in una casseruola e porta quasi ad ebollizione: il composto deve “fremere” ma non bollire.
Spegni e versa in una terrina, copri di nuovo con la carta da forno e lascia riposare per una notte intera al fresco in frigorifero

L’indomani versa le albicocche in un colino foderato con una garza leggera, sbucciale, tagliale a pezzi se sono grosse e tienile da parte.
Versa lo sciroppo raccolto in una casseruola, portalo ad ebollizione schiumando e proseguendo la cottura fino a 105°C (a questa temperatura comincia ad addensarsi): unisci le albicocche sbucciate

Riporta a bollore e fai cuocere a fuoco vivo per circa 5-8 minuti rimestando delicatamente e schiumando di tanto in tanto
Elimina la bacca di vaniglia

Verifica la consistenza della confettura facendo scivolare qualche goccia su un piattino leggermente inclinato: deve rimanere ferma e non scivolare
Invasa la confettura in barattoli di vetro sterilizzati in forno a 130° per 15 minuti oppure in microonde

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